A volte lo percepisco. Sento il suo ruggito tuonare nei miei timpani; i suoi artigli scavare il mio torace per uscire. La sua furia alle volte mi acceca e la bestia prende il sopravvento.
Quando la razionalità viene meno; quando i miei sensi sono offuscati da emozioni troppo intense, egli ottiene il controllo.
Mi crederete pazzo. Probabilmente lo sono. Ma ciò non vuol dire che io vi stia nascondendo la verità.
So con certezza che la Bestia è dentro di me; che ella è parte di me. Le dolorose comparse di strane placche ossee a forma di scaglia di rettile in alcune parti del mio corpo ne sono la testimonianza. I cerusici hanno detto essere una malattia rara della pelle; una maledizione. Ma io conosco la vertità.
Egli è in me, e vuole uscire, vuole trovare la luce del nostro mondo. Vuole la libertà. E pure io.. anche se – lo so – non arriverà mai.
Rakjeel non ricorda il suo passato. I suoi primi ricordi noti partono da Kinoji. Un vecchio orco sciamano, influente membro dei Serpenera che si prese cura di lui dopo averlo salvato, per pietà, da un naufragio.
Egli, sebbene lui fosse umano, lo allevò come uno di loro: gli insegnò le storie tramandate del loro popolo; lo addestrò a combattere e a collaborare per il benessere della tribù.
Forse la gelosia ed un malcontento generale, fecero sì che Rakjeel si sentisse continuamente oppresso. Nessuno voleva trascorrere del tempo con lui a meno che non fosse stato costretto da necessità o da Kinoji.
Poi arrivò la malattia. I suoi urli strazianti di dolore e le orribili escrescenze ossee erano ritenuti un infausto presagio dai più.
La somma di queste circostanze, fecero sì che un giorno Rakjeel dipartì dalla tribù per unirsi ai suoi simili.
Raggiunse Avamposto Scilla, e con non poche difficoltà, iniziò a fare lavori di ogni tipo per tentare di integrarsi. Subì scherni inizialmente e soprusi di ogni tipo, poi piano piano arrivò a ritagliarsi un posto nella società.
È alto, moro e affascinante. Per celare la vistosa malattia della sua pelle, utilizza un siero alchemico creato da un Bestigor suo amico.
È lunatico e alle volte ha inspiegabili sbalzi di umore, tuttavia ha l’animo gentile e tende a proteggere e prendere le parti dei più deboli, anche a causa del suo passato travagliato.